Psicoterapia: come orientarsi

La psicoterapia è un percorso che aiuta a prendersi cura di sé e ad affrontare la sofferenza emotiva. Intraprenderlo significa concedersi la possibilità di migliorare la qualità della propria vita e ritrovare maggiore equilibrio.
Il lavoro psicoterapeutico mira a modificare quei comportamenti o meccanismi psicologici che alimentano il disagio. Le difficoltà possono manifestarsi in forme diverse: sintomi specifici come attacchi di panico, senso di spossatezza tipico della depressione, pensieri continui e ossessivi, oppure problemi legati alle relazioni con partner, familiari o colleghi. A volte, la sofferenza nasce anche da ricordi del passato che riaffiorano in modo doloroso e incontrollato.
Ogni seduta diventa così l’occasione per aggiungere un nuovo tassello alla comprensione di sé e delle proprie difficoltà.
In alcuni casi, già il solo riconoscere i meccanismi che mantengono il problema può aprire la strada al cambiamento; in altri, può essere utile ricorrere a tecniche e strumenti più specifici, sempre con l’obiettivo di favorire un maggior benessere.
Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT)
I tre elementi centrali della Terapia Cognitivo Comportamentale sono:
i pensieri, le emozioni e i comportamenti.
L'idea di base è che la sofferenza psicologica deriva dalla relazione tra questi tre elementi.
Ognuno di noi utilizza modalità abituali di pensare e agire, chiamate schemi. Non esistono schemi “sbagliati” in assoluto, ma alcuni possono diventare un ostacolo al benessere quando ci portano a reagire in modo rigido e ripetitivo. Spesso non siamo pienamente consapevoli di questi automatismi, e la psicoterapia cognitivo-comportamentale aiuta proprio a riconoscerli e a modificarli, favorendo nuovi modi di pensare e comportarsi.
Gli eventi esterni influenzano certamente la nostra vita, ma sono i pensieri e le emozioni a guidare le nostre reazioni e le nostre scelte quotidiane.
EMDR
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L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, in italiano Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è una tecnica psicoterapeutica utilizzata per ridurre i sintomi e il disagio emotivo legati a esperienze stressanti o traumatiche. Viene applicata sia a traumi maggiori, come lutti, incidenti, violenze o catastrofi naturali, sia a traumi relazionali più sottili, legati per esempio alle prime esperienze di attaccamento.
Il trattamento consiste nel richiamare alla mente il ricordo doloroso mentre si seguono con gli occhi dei movimenti alternati destra/sinistra. Questo semplice meccanismo aiuta il cervello a rielaborare l’esperienza e a ridurne l’impatto emotivo.
Negli ultimi trent’anni l’EMDR è stato oggetto di numerose ricerche scientifiche, più di qualsiasi altro metodo per il trattamento del trauma. Le ricerche hanno evidenziato che l’efficacia dell’EMDR dipende dalla plasticità neurale: i ricordi traumatici vengono rielaborati e integrati nella memoria, passando da una gestione prevalentemente emotiva, legata al sistema limbico, a una elaborazione più cognitiva e consapevole. In questo modo perdono gran parte della loro carica disturbante.
