Attacchi di Panico
"Non ho avuto un attacco di panico, ma ho avuto paura di avere un attacco di panico!"
(Ben Sobel - Terapia e Pallottole)
L'ansia è l'emozione che si prova quando ci si appresta ad affrontare una situazione minacciosa -che sia un esame scolastico o tornare a casa attraversando una strada poco frequentata- e che aiuta la mente e il corpo a reagire ed entrare in una modalità di comportamento protettiva in caso di pericolo. In questi contesti l'ansia è funzionale e utile -sprona a studiare per l'esame o a fare una telefonata a qualcuno mentre si rincasa da soli. Quando invece supera una certa soglia, in termini di intensità, tempo o frequenza, diventa disfunzionale e invalidante.
Quando l'ansia si manifesta in modo improvviso e molto intenso si sta sperimentando un attacco di panico. Gli episodi di panico sono esperienze estenuanti, in cui si prova paura, senza riuscire a capire esattamente di cosa si ha paura. Spesso si sperimenta la convinzione di impazzire o di poter morire da un momento all'altro e anche se di solito un attacco di panico dura circa 10 minuti, l'impressione è di aver trascorso ore e ore in uno stato di terrore.
Con il tempo, gli attacchi di panico possono iniziare a manifestarsi per la paura stessa di avere un attacco di panico, innescando così un circolo vizioso, in cui causa ed effetto coincidono.
L'approccio più indicato per la risoluzione degli attacchi di panico è la psicoterapia, che qualche volta può essere integrata con un supporto farmacologico. In alcuni casi i sintomi possono risolversi in tempi relativamente brevi, mentre nei casi in cui il malessere è presente da parecchio tempo potrebbe essere necessario un percorso più lungo.
La terapia cognitivo comportamentale e l'EMDR si sono dimostrati approcci efficaci per il trattamento degli attacchi di panico.